Oggi parliamo di Dress Code: come si deve andare vestiti ad un play party o a qualsiasi festa BDSM? Mi è capitato di partecipare a diversi eventi del genere dove sono rimasta piacevolmente sorpresa dalla cura con cui i presenti si erano agghindati per interpretare il loro ruolo. In questo tipo di situazione nulla è…
Continua a leggere >Antonello Saiz incontra Leonardo G. Luccone
«Tutto ciò che accade accade e basta, è inutile chiedere perché e spostare i blocchi del passato con l’illusione di sistemare il presente o il futuro… Mentre le parole avvolgono il mondo, la morte bussa piano, prende le sembianze di un clown suonato, e si ricomincia, persino più forti di prima, oltre il confine dei…
Continua a leggere >Il manifesto degli spostati
Nel mio girovagare e curiosare per il mondo, variando destinazioni e orizzonti, rimane sempre la costante delle librerie. In una delle più immense, lo Strand Bookstore di New York, che vanta di avere 18 miglia di libri (la lunghezza che raggiungerebbero tutti i suoi tomi se allineati in strada), mi sono imbattuta in un libro…
Continua a leggere >Le Poesie di Mandel’štam
Millenovecentosettantadue, quindici anni. Oggi sfrecciando verso Roma un poeta al telefono mi ha evocato la descrizione di una descrizione di Pasolini a proposito delle Poesie (1972), tradotte per Garzanti da Serena Vitale (che mai ringrazieremo abbastanza) di Mandel’štam – una delle voci più alte del novecento russo con Anna Achmatova e Marina Cvetaeva – assassinato dagli…
Continua a leggere >TAD di Benji Davies
“Laggiù in fondo continuo a bagnarmi in una eterna soavità di gioia” Herman Melville, Moby-Dick A volte ci dicono di non giudicare i libri dalla copertina. Ma io l’ho fatto e avevo ragione. Questa è la storia di un grande salto e di una piccola girina. Questa è la grande storia di come superare la…
Continua a leggere >22
Regalami una panchina, una tregua per perdere lo sguardo sotto questo cielo fitto di foglie. Porta i tuoi colori. Io il blu oltremare delle mie contraddizioni. Dei miei controcanti. L’incanto della sinergia. La gratitudine dei perdoni. E poi di nuovo soli ognuno verso la propria via.
Continua a leggere >L’importanza di chiamarsi “Target”
Tra le funzioni ancora poco conosciute e poco utilizzate di facebook, una in particolare è molto utile perché permette di scegliere una specifica categoria di fan. Si chiama “strumento di selezione pagina”. Vi faccio un esempio: se volessi promuovere le mie performance culinarie con il Bimby, ovviamente selezionerò un pubblico coerente con i miei interessi…
Continua a leggere >Gli anni Novanta – Prima parte
La prima volta che sono andato al cinema fu a Padova, era il 1965. Avevo poco più di tre anni e mamma e papà mi portarono a vedere Mary Poppins di Walt Disney. Da allora ci sarei tornato molte volte. Penso che non mi stancherò mai di andare al cinema. Dicono che il primo lungometraggio…
Continua a leggere >Antonello Saiz racconta gli “scritti dai campi di concentramento”
«Coltivare la Memoria è ancora oggi un vaccino prezioso contro l’indifferenza e ci aiuta, in un mondo così pieno di ingiustizie e di sofferenze, a ricordare che ciascuno di noi ha una coscienza e la può usare». Così scrive la senatrice Liliana Segre, superstite dei campi di concentramento e in questa Cronaca dalla libreria non…
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Il tuo nome è una lenta preghiera che di notte la mia bocca recita mentre il corpo ti anela. Il tuo nome è il morso che morde il cavallo quando la briglia lo frena. Nella mia gola il tuo nome trionfa quando mi possiedi nell’anima rendendo la mia carne uguale alla tua.
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