Thilo Krause (Dresda 1977-), già fisioterapista per persone disabili, è attualmente ricercatore d’ingegneria gestionale al Politecnico federale di Zurigo.
La sua prima raccolta poetica del 2012 ha ottenuto lo Schweizer Literaturpreis, la seconda del 2015 il Clemens Brentano Preis.
La poesia qui sotto è tratta dalla terza Ci trova chi vuole (“Dass uns findet, der will”, Carl Hanser Verlag, München 2023), centrata sui suoi ricordi d’infanzia nella famigerata DDR.
Dario Borso
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Come sputò sul partito
Per un po’ d’anni
lo avevano tirato dentro.
Dolore alla gamba
che non c’era più
fantasma di un mondo migliore
evocato con la tessera di partito
finché il nonno la gettò ai piedi del funzionario.
Proletari di tutti i Paesi unitevi.
Slogan che gli tornava indietro
portato personalmente o spedito –
sempre lo trovava la sua tessera
senza messaggio, senza notizia tranne questa:
Proletari di tutti i Paesi unitevi.
E così il nonno.
Vergogna lo curvò
finché si raddrizzò
alzando la forbice per le rose.1
1 wie er spuckte auf die Partei // Ein paar kurze Jahre. / hatten sie ihn zu sich gezogen. / Schmerz des Beins / das es nicht mehr gab / Phantom einer besseren Welt / mit dem Parteibuch beschworen / bis Großvater es dem Kader vor die Füße warf. / Proletarier aller Länder vereinigt euch. / Parole, die zurückkam zu ihm / persönlich gebracht oder geschickt – / immer fand ihn sein Buch / ohne Nachricht, ohne Notiz, außer dieser: / Proletarier aller Länder vereinigt euch. / Auch Großvater dabei. / Scham zog ihn krumm / bis er sich straffte / die Rosenschere erhoben.
Traduzione di Dario Borso