Benedette quarte di copertina.
Spesso sono criptiche e non ti fanno capire nulla, non fanno trasparire nulla dei contenuti. Altre volte sono iperboliche a livelli insopportabili e ti portano a sospettare l’inconsistenza dell’opera cui fanno da volano. Poi ce ne sono altre ancora così precise nel raccontare il filo rosso della trama, da far saltare il piacere della sorpresa, prima ancora che sia iniziata la lettura.
E se dite che nessuno legge la quarta di copertina, state mentendo sapendo di farlo.
Comunque stiano le cose, sono stato colpito da spoiler con il primo volume di Love everlasting, saga firmata da Tom King per i testi e da Elsa Charrether per i disegni.
E un po’ ci sono rimasto male.
Ma il giusto. Perché, aperto il volume, mi sono trovato proiettato direttamente all’interno di una storia che è un mix match perfettamente riuscito fra fumetto sentimentale, mistery e fantascienza.
In realtà Love everlasting, serie Image comics di King e Charrether, edita in Italia da Bao publishing e ancora in corso di pubblicazione in patria, usa con sapienza il richiamo a certi fumetti rosa di epoca Timely/Atlas degli anni Cinquanta del fu Novecento, con annessi elementi melodrammatici.
Un gancio efficacissimo per attirare il lettore in qualcosa che è altro. Il “love everlasting” del titolo è infatti calco perfetto di quell’amore romantico “eterno” per statuto.
Quanto accade nel fumetto alla protagonista, la giovane Joan Peterson, è il continuo precipitare in situazioni sentimentali di innamoramento. Sono tutte microvarianti dello stesso tema, all’apparenza. E già questo muoverebbe a curiosità. Ma quando Joan si rende conto di passare da un amore a un altro non per una sua volontà, ecco che la cosa prende le forme di una forzatura, di un obbligo. Arriva persino a vestire gli abiti metaforici della condanna. Cosa che avviene ogni qualvolta la protagonista prova a ribellarsi, cercando di far scorrere il corso della storia in modo autonomo. In simili situazioni, viene giustiziata da un cowboy mascherato.
King e Charrether pongono il lettore davanti a una catena (più che a un singolo loop) temporale, che qualcuno, un mandante misterioso, non vuole si spezzi. Componente principale della catena è l’amore “eterno”, tu guarda il caso. È lui che fa muovere la storia, le da il pretesto, trama e ordito. Banale, se volete, eppure maledettamente efficace come pretesto narrativo.
A farne le spese, sempre Joan, e qualcuno dei suoi spasimanti. Ma quel che non funziona nella reiterazione del modulo in cui si trova coinvolta, sono gli inspiegabili residui degli “episodi precedenti” pronti a fuoriuscire dalla sua memoria.
È come se, andando da fidanzato ad altro fidanzato, restasse in lei una scia imperfetta di quanto accaduto prima. E questo le va a creare un vero e proprio “scompenso” emotivo. Che lentamente arriva alla soglia della sua coscienza, portandole in dote l’idea di essere “manipolata”. Per questo prova a rompere il cerchio delle reiterazioni in varie maniere, anche brutali. Fallisce sempre miseramente davanti alla colt del cowboy misterioso.
King dona a ogni “avventura” di Love everlasting una scrittura precisissima, la stessa che ci aveva catturato leggendo Visioni del futuro, arco narrativo dedicato al personaggio Marvel de La Visione, edito in Italia nel 2020 da Panini Comics.
Anche qui, come in quel volume, gli riesce di trasformare un qualcosa di già sentito in qualcosa di altro, di diverso, di inusitato. Dimostra inoltre di saper maneggiare la fantascienza come pochi, declinandola e mescolandola sapientemente con un ragionamento sull’obbligo di amare.
La parte grafica di Love everlasting si modella alla perfezione sulla trama imbastita da King.
Charrether la sviluppa diremmo più che egregiamente. Oltre a padroneggiare la divisione in vignette di ogni tavola, riesce a dare un taglio leggermente nervoso alle inquadrature e alle vignette.
Lo stile, che è impossibile non ricollegare con quello del compianto Darwin Cooke, ha un sapore retrò perfettamente collegabile, per ascendenza, ai fumetti Timely di cui si diceva poco prima. In realtà il tratto di Charretier è più nervoso, scattante, se si vuole anche meno morbido.
Consiglio finale: Love everlasting è un prodotto meno semplice di quanto possa apparire a una prima lettura. Dategli il tempo di crescere, seguite bene l’evoluzione dei personaggi. Abbiate inoltre pazienza e aspettate l’uscita del secondo volume, così per vedere cosa accadrà alla nostra eroina, se riuscirà a rompere il suo continuo andare su e giù per il tempo.
Doveste invece avere fretta, l’unica soluzione è di procurarvi gli albi originali e punto. Ma non raccontate a nessuno come va avanti Love everlasting, potreste togliergli la sacrosanta sorpresa.
Sergio Rotino
Recensione al libro Love everlasting vol.1 di Tom King, Elsa Charretier, trad. Leonardo Favia, Bao Publishing 2023, pagg. 136, € 20,00