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Tre inediti di Mauro Macario

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L’ epos ondivago di Macario attraversa tutta la sua opera in una perfetta fusione di tradizione e avanguardia, di intimo e di politico.

Oliviero Malaspina

#

 

Ghost dance

 

Basterebbe Cavallo Pazzo

un urlo di guerra

in diretta da Little Bighorn

per Radio Madre Terra

il suo cavallo calpesta le orme

di Amstrong e Aldrin sulla luna

nel 1869

basterebbe Alce Nero

inviato speciale

in Afghanistan

in Birmania

a Lampedusa

ad ogni elezione papale

con le sante tribù

dei Sioux Lakota

Cheyenne

Araphao

a farla finita

con la nuova America

Abbiamo bisogno di poco

e non abbiamo niente

l’America è in ogni paese

del mondo

genocidio delle identità

locali

fatte a pezzi e svendute

negli empori dei rigurgiti

tra clienti artificiali

senza essere affamati

saccheggiano l’eccesso

con furia eucaristica

il Grande Spirito

serve solo a smacchiare.

(Mauro Macario, 13-11-2021)

#

 

Al buon ritiro

 

Un villaggio abbandonato

senza epoca certa

ignoto alle carte

in attesa di crollo

stracci

detriti

tetti sfondati

porte schiodate

la vita dismessa

tra finestre rotte

corridoi pericolanti

è qui che vorrei vivere

senza scendere a valle

mai più

raggomitolato in un angolo

a rischio di pioggia

morto di gelo

fagotto sconosciuto

tra le rovine di un cimitero

fresato dal tempo.

(Mauro Macario, 12-11-2021)

#

 

Testamento collettivo

 

Noi siamo un mondo finito

l’oblio di tutta una generazione

s’infrangono gli ultimi strepiti

l’onda anomala ricopre un’epoca

derubandola di un antico tesoro

osserviamo da una ferita

le parole smantellate

nella soluzione finale

una nave carica di necrologi

canterini

non capiamo il linguaggio

dei nuovi operai addetti

alla destrutturazione

non sappiamo a chi dare

questa merce di scambio

prima che marcisca

un equipaggio eroico

pensava di salvare

il Grande Sogno

ed è morto in età acerba

s’inaugura un’altra nave

senza nessuno a bordo

il capitano non c’è

i passeggeri sono superflui

la rotta conduce all’abisso.

( Mauro Macario, 15-12-2021)

#

Biobibliografia

Mauro Macario è nato a Santa Margherita ligure nel 1947.

E’ poeta, scrittore, regista.

Ha pubblicato i seguenti volumi di poesia: “Le ali della jena” ( Lubrina, Bergamo 1990), “Crimini naturali” ( Book editore, Ro Ferrrarese 1992), “Cantico della resa mortale” ( Book editore, Ro Ferrarese 1994), “Il destino di essere altrove” (Campanotto, Pasian di Prato 2003), “Silenzio a occidente” ( Liberodiscrivere, Genova 2007), “La screanza” (Liberodiscrivere, Genova 2012) Premio Eugenio Montale Fuori di Casa 2012) e “ Metà di niente” ( Puntoacapo editrice, 2014, Premio Lerici Pea 2015 per l’Edito), l’opera omnia (1990-2017) Le trame del disincanto (Puntoacapo editrice 2017), Alphaville (2020), L’Opera Nuda (2021), e l’antologia dei suoi testi tradotti in Francia “La debacle des bonnes intentions”.

Ha scritto la biografia del padre “Macario un comico caduto dalla luna” (Baldini& Castoldi,

Milano 1998), e un secondo libro di carattere privato “Macario mio padre”(Campanotto, Pasian

di Prato 2008). Nel 2004 esce il suo primo romanzo “Ballerina di fila” ( Puntoacapo editrice 2021) Premio Il delfino per la narrativa 2021. Suoi sono i testi del libro fotografico “Fabrizio De André in volo per il mondo” di R. Kohl ( Mori editore, Aulla 2001) e del successivo libro collettivo “Volammo davvero”(Bur,2007 prima, poi La nave di Teseo 2021).

E’ curatore di quattro antologie: due sulle opere di Leo Ferré: “Il cantore dell’immaginario” ((Eleuthera, Milano 1994), e “L’Arte della rivolta” (Selene, Milano 2003), la terza , insieme a Claudio Pozzani, sulle poesie di Riccardo Mannerini “Un poeta cieco di rabbia” (Liberodiscrivere, Genova 2004) e la quarta intitolata “L’invenzione del mare” (Puntoacapo editrice) vede 13 poeti liguri contemporanei interpretare il mito del mare.

A parte è da segnalare un libro di carattere taoista “ Tai Ki Kung –Alchimie in movimento” (Liberodiscrivere, Genova, 2014).

Nel 2011 esce una sua traduzione dal francese di “Alma Matrix”, prosa poetica di Léo Ferré,

per la casa editrice Liberodiscrivere di Genova. Il suo breve saggio “La poesia in musica” si trova all’interno del volume “Il sogno e l’avventura”, opera omnia di Riccardo Mannerini, curata da Francesco De Nicola e Maria Teresa Caprile (Liberodiscrivere Edizioni, 2009).

E’ presente nelle antologie: Tre generazioni di poeti italiani” di F. De Nicola

e G. Manacorda ( Caramanica, Marina di Minturno2005), “Altramarea” di A. Tonelli

(Campanotto, Pasian di Prato – Udine 2006), “La poésie ligurienne du XXéme siécle”

di F. De Nicola ( Poésie – rencontres 1999 Lyon), Literatura y Geografia en la Italia comtemporànea, a cura dell’Università di Granada, 2013. “I limoni” di F. De Nicola e G. Manacorda (Caramanica, Marina di Minturno 1999), “Dizionario degli scrittori liguri” di F. Pastorino e M. Venturi, coordinato da F. De Nicola (De Ferrari editore, Genova 2007), “Il novecento letterario italiano” di F. De Nicola ( De Ferrari, Genova 2009), “Il mondo attraverso un verso ?” di Giovanni Occhipinti (Rubbettino, Soveria Mannelli 2010), “Italia chiamò” di F. De Nicola (De Ferrari editore, Genova 2011 ) , “Voix vives” – de méditerranée en méditerranée –Anthologie pour le Festival à Sète (éditions Bruno Doucey, 2014), “ Venti di poesia” di C. Pozzani (Liberodiscrivere, Genova, 2015), “ Genova canta il tuo canto” di Alberto Nocerino (Zona editrice 2015.), I poeti e la crisi ( a cura di G. Dino, Fondazione Thule, 2015), “ Almanacco della poesia italiana 2016” (Puntoacapo editrice), “ Il fiore della poesia italiana ( a cura di M. Ferrari, V. Guarracino, E. Spano, Puntoacapo editrice 2016), “La parola alla poesia-antologia per grandibambini” (a cura di Pozzani, Cardaci, Garassino, Festival poesia di Genova 2016), Lunario di desideri (a cura di V. Guarracino, De Felice edizioni, 2019), Poeti per l’infinito ( a cura di V. Guarracino, Di Felice edizioni 2019), Il fiore delle lacrime (a cura di V. Guarracino (Puntoacapo, editrice, 2020), Una furtiva lacrima (a cura di V. Guarracino, Di Felice edizioni 2021). Nel 1989, ha scoperto le tracce del passaggio di Rimbaud a Milano. Questa ricerca è stata pubblicata nel libro “Album Arthur Rimbaud” di Eileen Romano per la Casa editrice Einaudi-Gallimard, e in Francia nel libro “Rimbaud, l’heure de la fuite” par A.Borer. Per vent’anni ha preso parte al Festival Léo Ferré di San Benedetto del Tronto dove recitava le prose poetiche del suo Maestro. Ha continuato a rendere omaggio alla figura di questo grande artista con dei recitals che l’hanno visto prima con Enrico Medail, poi accompagnato dal musicista e cantante Lucio Matricardi e successivamente da Gianluigi Cavaliere, il più accreditato e acclamato interprete di Ferré in Italia. Nel 2012 ha curato la regia e l’interpretazione di “Alma Matrix” di Léo Ferré e nel 2014 “Una stagione all’inferno” di Arthur Rimbaud, musiche di Ferré, sempre con Gianluigi Cavaliere, per la parte cantata. Di entrambi gli spettacoli esistono le versioni video su internet.

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