È un nome che torna da un passato glorioso. Da Verga a D’Annunzio, da D’Amicis a Pirandello, le edizioni Treves sono state fondamentali in Italia fino alle leggi razziali, che nel 1938 obbligarono l’azienda alla chiusura: dalle sue ceneri nacque la Garzanti, che riprese l’intero catalogo ma non il nome. Rilanciato da Valerio Riva nel 1998, il marchio Treves passa a Nicolò Sella di Monteluce, ex senatore di Forza Italia che non cerca di imitarne lo stile: niente narrativa, ma saggi storici, politici ed economici, compresi gli omaggi alla gloria di famiglia Quintino Sella. Molti i segni della vicinanza al “Palazzo” della Treves del XXI secolo, che non a caso ha sede a Roma e non più a Milano: encicliche, introduzioni di Fini e Rutelli, presentazioni in Parlamento…
(Angiola Codacci-Pisanelli, L’Espresso, pag.16, 4-1-2012)