Nella letteratura, nel cinema come nel realtà il male non regge, a un certo punto finisce. Quando Sant’Agostino diceva che “il male non esiste” intendeva proprio questo: il male è una perdita di tempo, il dantesco smarrimento nella selva da cui non si può che uscire. Quindi il male non è mai eterno. E’ solo una grande rottura di coglioni che quasi sempre tutti ci autoponiamo per ignoranza o rabbia o stupidità.