I ricordi dolorosi non scompaiono mai, ma rimangono come dormienti nella nostra memoria e basta un nonnulla per risvegliare questi ricordi, velenosi come serpenti. Se ne trovano tanti, di questi serpenti, tra le pagine dell’ultimo romanzo di Richard Morgiève, “United Colors of Crime” (Carnet Nord/Montparnasse). “United Colors of Crime” comincia come un thriller poliziesco (basti sapere che il protagonista è soprannominato “Gravedigger”: il becchino), ma si trasforma rapidamente in un romanzo profondo, di metafore e metamorfosi, un romanzo di redenzione nel quale i confini del Bene e del Male si mescolano e si confondono.
(Xavier Houssin, Le Monde, 28-01-2012)