Diciamolo, e diciamolo una volta per tutte: è stata e sarà con ogni probabilità l’ultima “capitale” del rock che la storia potrà ricordare. Salvo grosse sorprese e/o una palingenesi del gusto musicale contemporaneo, certo auspicabile ma di sicuro difficile da immaginare.
Parliamo di Seattle, che in questo periodo di lockdown e terribile mancanza di musica dal vivo, sembra ancora più lontana nel tempo e nello spazio.
Eppure c’è, resiste. Con la coltre di magia e, ormai, di tradizione che la ammanta, rimane un baluardo insostituibile al quale appigliarsi per molti appassionati, innamorati feriti delle sette note più dure.
Conoscerla con dovizia, “tornare” a respirarla, non è soltanto nostro dovere, ma un piacere zuccherino del quale in questi giorni così amari non ci si dovrebbe proprio privare.
Per farlo abbiamo un nuovo, prezioso strumento: Seattle. La città, la musica e le storie. A firmarlo è quella che con ogni ragione potremmo considerare la “vestale” del grunge in Italia, Valeria Sgarella. Dopo l’appassionante biografia di Andy Wood e il racconto dedicato all’epopea dell’etichetta Sub Pop di Oltre i Nirvana, torna nelle sacre terre comprese tra lo stretto di Puget e il lago Washington, prestandosi da appassionata e competente cicerone lungo le strade e nei luoghi che hanno edificato la leggenda di questa città. Sì, il suo libro è a tutti gli effetti una guida di quelle che ti svoltano un soggiorno quando sei da quelle parti, ma anche una (partecipatissima) immersione nella storia e nelle tradizioni di un posto unico al mondo.
Già perché Seattle si distingue, fin dalla sua fondazione, per la sua originalità topografica. Sapevate, per esempio, che il suo primo insediamento venne sviluppato su sette colli come quello di Roma? E che dire delle repentine, incredibili trasformazioni strutturali ed economiche che la portarono a cambiarsi, nel breve volgere di neanche due secoli, da isolata cittadina di taglialegna e pescatori nella sede di alcuni fra i più grandi colossi industriali ed economici degli Stati Uniti anzi, no, del mondo intero?
Ecco, il volume della Sgarella è una dettagliata immersione in questa costante capacità di mutar pelle e costumi di un urbs il cui genius loci è però rimasto sempre riconoscibile, tangibile, nonostante lo scorrere del tempo e il rinnovarsi inarrestabile dello skyline che il visitatore può trovarsi davanti.
E poi, naturalmente, c’è la musica. Un elemento che connota l’anima di Seattle da ormai ben oltre mezzo secolo. A partire dalla comparsa da quelle parti e su questa terra del più geniale interprete che la chitarra elettrica ricordi, Jimi Hendrix, fino ad arrivare agli anni a cavallo tra la seconda metà degli Ottanta e l’inizio dei Novanta del secolo scorso. Come ormai tutti sanno, all’ombra della Space Needle Tower in quel periodo nacque l’ultima generazione di rocker in grado di codificare, seppur nella profonda libertà espressiva che li caratterizzò, l’ultimo linguaggio sonoro internazionale e l’ultima scena che il rock abbia partorito.
Zigzagando insieme alla Sgarella tra le vie, i parchi e i locali (quelli ancora esistenti e quelli che non ci sono più) del capoluogo della contea di King, potrete passeggiare lì dove i vari Kur(d)t Cobain, Layne Staley, Chris Cornell, Eddie Vedder e Mark Lanegan hanno passeggiato, entrando nei fumosi bar o nelle piccole e medie arene all’interno delle quali cominciò la loro avventura; o fermarvi a bere una birra lì dove quest’ultima generazione di titani si incontrava per discutere dei “massimi sistemi” oppure, semplicemente, per cazzeggiare.
Un libro molto particolare e dinamico, quindi, in grado di restituire al lettore attento ed emotivamente coinvolto non soltanto nozioni di storia e topografia di una città, ma anche, soprattutto, il suo cuore più puro e pulsante al quale nessuno mai potrà impedire di battere e conquistare amore.
Non lasciatevelo sfuggire e leggetelo con attenzione.
Così, non appena sarà possibile, potrete saltare sul primo per Seattle e sentirvi di nuovo, ancora di più, a casa.
Domenico Paris
Recensione al libro Seattle. La città, la musica e le storie di Valeria Sgarella, Odoya 2020, pagg. 223, € 16,00