L’opera che Francesco Diego Tosto ha avviato sulla” Letteratura e il sacro” — sottolinea uno dei prefatori del volume è impresa da far tremare le vene e i polsi. Dopo un primo volume dedicato a Storia, fonti, metodi tra XIX e XX secolo (ambito cronologico-strutturale dell’intera operazione), dove si espongono, sulla base di una sterminata bibliografia, le ragioni sistemiche del lavoro di raccolta e di organizzazione dei contributi (saggi, percorsi, prospettive, dibattiti, dialoghi, voci e ruoli, bilanci e problemi), il secondo volume entra deciso nell’universo poetico otto-novecentesco con incalzanti e adeguati quadri monografici. A cominciare da Monti (fedele a un inquieto umanesimo di radice cristiana) a Foscolo (tra contemplazione e sublimazione del Bello naturale che diventa Bellezza metafisica e metastorica); da Leopardi (amaro speculatore di un Nulla che si incrina davanti alla magnificenza dell’universo) a Manzoni (tra illuminismo e cattolicesimo, giansenismo e conversione, Pascal e Rosmini e soprattutto tra storia, salvezza e grazia). Scandagliando le pagine di autori da Monti a Merini Francesco Diego Tosto cerca di dare un nome alla millenaria motivazione del mondo.
(Francesco Diego Tosto -Napoli-Roma, Edizioni Scientifiche Italiane, 2009-2011, I, pagine XXV + 419, euro 42; II, pagine XXIX + 311, euro 34; III, pagine XXIV-365, Euro 40)
(Claudio Toscani – L’ Osservatore Romano – Pag. 4 – 22/01/2012)