Cling to life our passioned flower
Jim Morrison, An American prayer
“Motel Life” è la storia di due fratelli, Frank e Jerry Lee, che si mettono in viaggio e che provano a fuggire da un incidente mortale causato da Jerry Lee. “Motel Life” è il resoconto di due vite, due esistenze che sembrano saper solamente perdere, in cerca forse di redenzione, desiderose ancora di mettere a fuoco lo sguardo, di non perdere quella parte di cielo, di non far svanire il mondo e di sentirsi ancora liberi.
“allora sei capace di amare. E qualche ragazza pensa che tu sia un tipo a posto… Non sei un perdente, figliolo, ma se continui a comportarti da perdente non so cosa può accadere. Ho solo questo da dirti: non devi prendere decisioni pensando che sei un ladruncolo, prendile pensando che sei un grand’uomo, o perlomeno un buonuomo. E non fare il coniglio. C’è tutto il mondo la fuori. Se non apri gli occhi non lo vedrai mai”.
Il sogno di ogni scrittore è buttare giù qualche riga dopo cena, dopo essere tornato a casa e credere in quello che si sta facendo. Analizzare quel tanto che basta la propria vita incastrata in una macchina per stirare o in un carrello d’ospedale, macchiata come i guanti logori poggiati sul bancone da lavoro. Durante la pausa pranzo poggiare le dita su qualche briciola, farla correre fino al bordo del tavolo e vederla cadere. Lasciar andare e pensare che tutte queste cose daranno un senso alla propria storia e che lo faranno per molti anni. Così, davanti ad un computer, in una cucina anonima, nel ronzio di un insetto, nel piccolo spazio di una finestra aperta, mettere delle parole, una dopo l’altra e sentirsi per qualche ragione nel posto giusto.
Edoardo M. Rizzoli
“Sono sempre stato convinto che se puoi aggrapparti a qualcuno che ci prova, allora inizi a provarci anche tu”
Willy Vlautin, Motel Life, ed. Jimenez
Motel Life
Willy Vlautin
trad.Gioia Guerzoni
ed. Jimenez
€18