Benvenuto su Satisfiction   Click to listen highlighted text! Benvenuto su Satisfiction

Wole Soyinka. Cronache dalla terra dei più felici al mondo

Home / Uncategorized / Wole Soyinka. Cronache dalla terra dei più felici al mondo

Wole Soyinka, primo scrittore africano a ricevere il Nobel per la Letteratura nel 1986, scrittore, poeta ma soprattutto drammaturgo, torna al romanzo donandoci a tutto campo questo atto di giustizia per una terra, la sua Nigeria corrosa dalla corruzione e dalla ingordigia di potere. Cronache dalle terra dei più felici al mondo è un romanzo crocevia tra la narrativa e l’agire del corpo dell’attore a teatro. E’ un romanzo fisico, un romanzo di critica e satira che riescono a tenersi per mano scambiandosi i ruoli attraverso i quattro personaggi principali: i membri della Banda dei Quattro. Farodion un cane sciolto o come dice lui “uno spirito libero anche in un gruppo di sole due persone”; Badetona che per certi versi assomiglia a Farodion, ma il suo è un distacco di tipo diverso “semplicemente, i suoi veri amici erano i numeri e le cifre”; Menka Kighare e Duyole Pitan-Payne definiti i gemelli, degli amici inseparabili, quasi un Giano bifronte, uno specchio dell’altro eppure così tanto diversi.

In un Nigeria vicina alle elezioni si assiste, con la strepitosa traduzione di Alessandra Di Maio, alle vicende (a tratti surreali, eppure tragicamente reali), del custode del popolo Sir Goddie il primo Ministro nigeriano e del suo alter ego religioso Padre Davina e le loro lotte per la gestione del potere. Un potere che corrompe, ma esalta nella pura estasi di un terrore così umano da farsi divino e che oscura le menti di un popolo incapace di ribellarsi a questo parto di mostri nel proprio grembo.

E’ un romanzo duale quello di Soyinka non solo nei personaggi Menka e Duyole o Sir Goddie e Padre Davina, ma soprattutto in quello che loro rappresentano e incarnano: una lotta tra titani, la lotta tra la Libertà e il Potere; tra la libertà di coscienza e il potere e il suo esercizio quasi lussurioso, a tratti demoniaco nel controllo della società, di una nazione, la Nigeria che altro non si voglia che sia che la terra dei più felici al mondo.

In questa Nigeria assistiamo a come si può e a volte accade corrompere l’animo umano. Non basta essere fragili o facilmente manipolabili, occorre trovare un archetipo che metta tutti d’accordo. E questo è possibile solo attraverso una finta lente di ingrandimento, la necessità di una religiosità che si fa avanti e corrode perché avida di potere e Padre Davina sa bene come poter trascendere, ma sa anche altrettanto bene che ha bisogno di Sir Goddie senza il quale “nessuno spettacolo o festa può cominciare”.

Dall’altra il dottor Menka deve affrontare gli spettri del suo passato e capire quanto sia difficile imparare da se stessi una piccola lezione di vita. “Menka rimase imperturbabile. La legge e l’etica sono spesso in conflitto. E’ uno scontro che prima o poi tocca a ognuno di noi da vicino, nella professione medica più che mai … ma bisogna fare delle scelte. E a volte non si tratta di scelte di alta statura morale”. E anche Menka sa bene che solo grazie a Duyole Pitan-Payne può ritrovare quella forza e quell’audacia che lo spingerà a realizzare il suo sogno e quello della Banda dei Quattro, perché solo forse con il sacrificio di Duyole tutto può ricominciare ad avere un senso, un codice, un linguaggio che non sia un codice cifrato, piuttosto una scrittura che non asservisca il potere, ma faccia strada alla verità.

Maria Caterina Prezioso

#

Cronache dalla terra dei più felici al mondo/ Wole Soyinka/ La nave di Teseo/pp. 566/ 24,00 €

Click to listen highlighted text!